Amor, ch'a nullo amato amar perdona
 

Fausto Leali

Fausto Leali nasce a Nuvolento, in provincia di Brescia, nel 1944. Appena terminate le scuole elementari, le necessità economiche della famiglia numerosa lo spingono a cercare lavoro. Garzone di salumeria, Fausto coltiva nel tempo libero, la passione per la musica: nemmeno tredicenne partecipa al suo primo concorso musicale, entra in un complesso locale, incide due cover di canzoni dei Beatles ("Please please me" e "She loves you") e prosegue le esibizioni nelle sale da ballo con il complesso dei Novelty. Dopo altri 45 giri ("La campagna in città", "Sha-la-la") nel 1967 ottiene il primo grande successo con "A chi", cover di "Hurt" di Timi Yuro; l’anno seguente partecipa a Sanremo con "Deborah" e va in classifica con "Angeli negri". Torna a Sanremo nel 1969 ("Un’ora fa") e nel 1970 ("Hippy"), ma per quasi tutti gli anni Settanta rimane in ombra, pur partecipando ad altri due Sanremo (con "L’uomo e il cane", 1972, e con "La bandiera di sole", 1973) e pubblicando buoni 45 giri come "Io camminero" (1976). Nel 1981 incie "Malafemmena" di Totò, nel 1983 "Canzone amara", ma è grazie a Mina che lo chiama a duettare in "Via di qua" (sigla di un programma televisivo del 1986) che Leali riconquista visibilità. L’anno seguente si classifica quarto a Sanremo con "Io amo", l’anno successivo ancora al Festival è quinto ("Mi manchi"), e finalmente nel 1989 riesce a vincere il Festival di Sanremo con "Ti lascerò", cantata con Anna Oxa. Negli anni Novanta continua un’intensa attività di serate dal vivo e frequenta occasionalmente il palco del Festival di Sanremo (1992, "Perché"; 1997, "Non ami che te"). Nel 2002 presenta a Sanremo "Ora che ho bisogno di te", cantandola in coppia con Luisa Corna, e l’anno seguente si ripresenta con "Eri tu". Fra le sue pubblicazioni in album, da segnalare l’interessante NON SOLO BLUES (1996), che gli permette di esprimere al meglio la vocalità roca che gli fece guadagnare l’appellativo di "Il negro bianco".
Nel 2009 torna a Sanremo con il brano "Una piccola parte di te".


Fonte: www.rockol.it
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